Il Rubo wrote:Scusate l'intrusione, però dopo aver seguito la discussione (chiedo scusa se non ho ancora postato nulla sul Davoli synth a distanza di... 2 anni? 1? boh vabè..) mi parte una considerazione... Ma come mai, chiedo allo ZIO, hai avuto così tante tastiere/synth? Cioè, io ritengo che un tastierista debba trovare la propria strada e il proprio suono partendo da una base e sviluppando quella, non averne sempre di diversi, così come un chitarrista lo riconosci per il suono che ha negli anni.. Non è una critica, è una curiosità eh!!
Poi oh, io di synth vintage analogici ammetto di saperne poco... Un'altra considerazione che mi viene spontanea è questa, secondo il mio modesto parere con la troppa tecnologia e ricerca di pulizia del suono non solo per i synth ma anche per amplificatori, casse, impianti, mixer digitali ecc... è e sarà sempre più difficile riproporre o sentir uscire da un impianto un suono che fa della sua forza l'analogico e quindi il suono caldo dei circuiti e delle valvole... In sostanza un bel synth analogico (Moog e company) probabilmente 20 o 30 anni fa usciva più ciccione e caldo di come uscirebbe adesso... Dite che ho detto una ca**ata??
IL PUNTO DEL DISCORSO NON STA TANTO NEL TROVARE IL PROPRIO SUONO E PERSEGUIRLO NEGLI ANNI. PERCHE' ESISTE UNA COSA CHE SI CHIAMA EVOLUZIONE. SE FOSSI RIMASTO ALL'M1 E ALLA D-50 OGGI NON LAVOREREI PIU'.
ESCONO NUOVI STRUMENTI, ARRIVANO NUOVE SONORITA' E BISOGNA AVERLE. SENNO' SEI RIMASTO INDIETRO.
PROVA A FAR SUONARE UN KORG DW8000 COME SUONA OGGI UN OASIS O UN M-3 O UNA MOTIF XS7 O UN CLAVIA NORD STAGE? I M P O S S I B I L E !!!
IL VINTAGE E' UN ALTRO DISCORSO!