Eccomi qua, ancora una volta mi chiamo in causa...
La serie JUNO nasce nel 1982 con il Juno-6 ed il Juno-60:


Entrambi i synth avevano oscillatori analogici DCO, 1 LFO, VCA ADSR, ed un filtro Hi-Lo Pass anaolgico.
"Solo" 6 voci di polifonia, la differenza fra i due era data dal fatto che nel Juno-60 era possibile memorizzare le patch in 56 locazioni di memoria ed era possibile tramite un'interfaccia opzionale (Roland DCB), dotarlo di ingressi/uscite midi.
Una curiosità: entrambi i modelli avevano l'effetto chorus integrato...
Se volete un esempio pratico di come suonavano, beccatevi 'sto video:
http://www.youtube.com/watch?v=gWTMEvg-Pe43 o 4 anni dopo è uscito il Juno-106.

Aveva praticamente le stesse caratteristiche dei modelli precedenti, con l'aggiunta di 128 memorie e connessioni midi in/out.
Per la cronaca, è stata la prima tastiera Roland ad avere il MIDI.
Dopo un'altro paio di anni è uscito l'Alpha Juno (1 e 2), rispettivamente con 49 e 61 tasti.

Anche qui stesse caratteristiche tecniche dei modelli precedenti, sole che... sono spariti i controlli dal pannello!!! Era possibile rimediare però, acquistando separatamente il programmer PG-300.
Se non sbaglio, la serie Alpha è stato in assoluto il primo synth Roland ad implementare l'aftertouch.
Le nuove serie, Juno-D e Juno-G, a parte il nome, non hanno nulla a che vedere con i loro predecessori:
hanno suoni campionati e sono synth economici entry-level... buuuuuu!
