Paga wrote:LuciusDeRais wrote:Ago wrote: Anch'io fino a pochi mesi fa sognavo di circondarmi di Nord, KeyB, Moog, pedalini analogici e Leslie, però ritengo che dato che siamo nel 2012 e non nel 1972, e che prima o poi da questa crisi artistica bisognerà uscirne, tanto meglio aprirsi un pochino al progresso e alla modernità, no?

Proprio questo è il punto. Se volete darvi alla Old School fate pure, ma alla fine è come voler fare cover dei Beatles e comprare un hofner 500/1, anzi, direi peggio, perché almeno un basso come quello "fa scena" mentre un tastierista potrebbe portarsi sul palco anche una Liberation e nessuno si accorgerebbe di nulla tranne gli addetti ai lavori. Senza contare che mi piacerebbe poter vedere la differenza di apprezzamento del pubblico tra un concerto fatto su un hammond vero e uno fatto con una patch di clavia g2.
Io invece da questo dissento completamente. Se uno ha la possibilità, la voglia e la maniera di potersi circondare di tastiere lo
deve fare, prima di tutto perché il feeling e il modo di suonare si devono adattare allo strumento, non è lo strumento che deve adattarsi al musicista.
Il progresso non sta nella macchina che fa bene tutto, ma nell'ordine in cui mettiamo le 12 note..... La differenza tra gli strumenti "vivi" e quelli finti il pubblico la percepisce: suonando spesso in giro ho capito che il pubblico è molto più preparato di quello che sembra ed è capace di distinguere un bel suono da uno brutto....
Se hai le possibilità si farlo e ti piace fallo, riempiti la casa se vuoi, ma lo fai per tuo piacere e non perché è realmente utile soprattutto perché in live non puoi portarti tutto. Posso capire che il musicista debba adattarsi allo strumento in campo classico, o la dove gli strumenti sono nati come surrogati di quelli veri, ma dalla tecnologia e da una casa che mi deve dare un prodotto che soddisfi certi bisogni, certamente voglio che si adatti lui a me! Devo poter tirare fuori esattamente quello che voglio, altrimenti sono 3000 euro buttati.
Io personalmente sono molto contento di aver comprato un 700NX perché a quel prezzo un pianoforte con dei tasti come quelli non lo avrei mai avuto, nemmeno lontanamente, e non venirmi a dire che però l'altro sarebbe stato uno strumento vero e vivo, sarebbe stato un piano per quei soldi, con dei bassi paccosissimi, degli alti asciutti, più che tristissimi e con dei tasti in cui puoi provare la gioia della sensazione delle parti in legno che sfregano tra loro!
Come fai a venirmi a dire che il progresso è solo nell'armonia dei pezzi!? Ma se la musica classica ha seguito passo passo l'evoluzione tecnologica degli strumenti?! Pensa ai grandi pianisti del passato che hanno contribuito al progresso dello strumento, dal clavicembalo fino ai gran coda moderni con doppio scappamento, che ha permesso di fare tutto quello che è stato fatto nei secoli! I pink floyd sono esistiti perché c'erano gli strumenti per farli esistere, i kraftwerk idem.
Poi certo, cosa vuol dire che il pubblico distingue tra un suono bello e uno brutto, su questo non ci piove, ma vuoi dirmi che i suoni di un'M3 siano suoni brutti? Vuoi dirmi che un preset di g2 sia brutto? A quel punto non credo che il pubblico, e specifico proprio che non parlo di altri musicisti, possa apprezzare la differenza di uno strumento "vivo" e uno finto, e soprattutto non credo che gli interessi. Sarebbe come se mi interessasse che gli effetti speciali di un film siano fatti dalla light and magic o dalla dreamworks!
Giusto per capire, immagino che un model D sia uno strumento "vivo", ma un arp pro-soloist? Cos'é? E un Tereshkova? E un Mellotron? Dai, e uno stylophone?
Soprattutto, è più vivo uno stradivari nelle mie mani o psr nelle mani di Keith Emerson?