indipendenza delle mani
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Re: indipendenza delle mani
by kla1666 » Fri May 10, 2013 8:45 am
Jazz grey....ora capisco come raggiungevano il settimo senso i cavalieri dello zodiaco!!!effettivamente dura scrivere SIRIO con la destra e IL DRAGONE con la sinistra...
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Re: indipendenza delle mani
by Caligari » Fri May 10, 2013 8:45 am
kyuma wrote:Ciao benvenuto! Per la postura non ci son santi: ti serve un maestro. Se non ti interessa/non puoi proprio andare a lezione costantemente almeno fanne qualcuna per la postura e poi continua pure da autodidatta, ma la postura è fondamentale soprattutto perchè appunto poi col tempo può avere spiacevoli risvolti fisici (come quello che stai sperimentando, per arrivare poi a delle tendiniti anche cattive).
Questa è senza dubbio una verità inconfutabile!
TheGreyMaster wrote:Benvenuto;
per quanto riguarda i problemi di coordinazione tra le mani...ti spiego un esercizio-zen per risolvero.
Premettiamo il fatto che la coordinazione va allenata prima di tutto a livello cerebrale, non è con semplici movimenti meccanici che la si può acquisire...
Ecco l'esercizio: prendi un foglio di carta e due matite, dopodichè scrivi, contemporaneamente, il tuo nome con la mano sinistra e il tuo cognome con la destra. Poi fai il contrario. Una volta che riuscirai a farlo come un'azione naturale non avrai più alcun problema di coordinazione.
Questo non lo sapevo ma è geniale, ora provo!

Mi raccomando al Fosch tutti dovranno chiedersi cosa ci fanno sti due esauriti nel backstage che scrivono con due mani ehalexandros wrote:io da lunedì ci provo!!!!

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Re: indipendenza delle mani
by xfuturemind » Fri May 10, 2013 9:13 am
TheGreyMaster wrote:Benvenuto;
per quanto riguarda i problemi di coordinazione tra le mani...ti spiego un esercizio-zen per risolvero.
Premettiamo il fatto che la coordinazione va allenata prima di tutto a livello cerebrale, non è con semplici movimenti meccanici che la si può acquisire...
Ecco l'esercizio: prendi un foglio di carta e due matite, dopodichè scrivi, contemporaneamente, il tuo nome con la mano sinistra e il tuo cognome con la destra. Poi fai il contrario. Una volta che riuscirai a farlo come un'azione naturale non avrai più alcun problema di coordinazione.
Ciao e benvenuto,di sicuro appena prenderai la patente di guida e comincerai a fare pratica,vedrai quanti movimenti diversi sia con le mani che con i piedi saprai fare!!Io ho incontrato pure questo problema quando incominciai a strimpellare l'organo liturgico,parliamo di quattro movimenti diversi in contemporanea mani e piedi!!Quando si ha la passione e la volontà,è solo questione di tempo,di sicuro si ottiene quello che si desidera!!Auguri!!
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Re: indipendenza delle mani
by Yaderik » Fri May 10, 2013 9:25 am
Gli esercizi di scrittura che ti hanno consigliato sono sicuramente utili per sviluppare l'indipendenza delle mani in senso lato, ma non sono specifici per imparare a suonare il pianoforte (sí lo so è banale quello che ho detto:) ). Il fatto è che ci sono diversi tipi di indipendenza. Per quella ritmica puoi fare come ti hanno detto, battere sulle ginocchia due tempi diversi con le mani. Per quella "mentale" dovresti battere il tempo con la voce (ad esempio dicendo tac tac tac tac) e contemporaneamente fare un ritmo complesso battendo le mani (credimi è difficilissimo :) ). Infine c è quella delle dita... nel pianoforte diciamo che non è corretto parlare di indipendenza delle mani perchè il pianoforte a tutti gli effetti non si suona con 2 mani ma con 10 dita. OGNI dito DEVE essere indipendente. Per raggiungere questo obiettivo ci sono libri e libri di esercizi e tanti anni di studi che ti attendono. In generale direi che hai iniziato da poco (1 anno e mezzo). Ti basta continuare a studiare e vedrai che ci saranno miglioramenti notevoli ;)
Puoi ascoltare il mio nuovo EP qui: http://yariciani.bandcamp.com
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/YariCianiMusic
Pagina Soundcloud: https://soundcloud.com/yariciani
Kurzweil K2600, Oberheim OB12, Korg M3, Moog Prodigy, Slim Phatty
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Re: indipendenza delle mani
by Vampire_suzy » Fri May 10, 2013 10:05 am
Benvenuto, per il problema della postura quoto in pieno il consiglio di tutti, andare da un maestro ed anche uno bravo: te lo dice una che suonava i primi 5 anni in modo sbagliato (perchè non avevo la postura giusta, nessuno me l'aveva mai insegnata) e si è ritrovata con tendinite, arrivata al conservatorio non ho potuto toccare il pianoforte per 6 mesi per sistemare il tutto. Meglio prendere lezioni subito, perchè se poi prendi il vizio di suonare in un modo ci vuole troppo tempo per eliminarlo.
Per l'indipendenza bisogna esercitarsi: ogni pezzo va studiato lentissimo, in modo da "preparare" le mani per le note che devi suonare (guardati bene anche la posizione dei polsi, approfitta di piccole pause per mettere le mani sulla nota che dovrai suonare nell'attimo successivo). Altro consiglio è quello mentale, quando hai tempo e senza pianoforte davanti, ti canti il pezzo mentalmente cercando di visualizzare le note sul pianoforte....sembrerà un consiglio scemo, ma aiuta parecchio, se non hai le idee chiare in mente le mani non faranno mai quello che vuoi. Serve un po' a capire come far funzionare le mani separatamente ma allo stesso tempo come suona il tutto nell'insieme.
Non perdere ora a studiare le mani separatamente, appena capite le note studia a mani unite!
Per l'indipendenza bisogna esercitarsi: ogni pezzo va studiato lentissimo, in modo da "preparare" le mani per le note che devi suonare (guardati bene anche la posizione dei polsi, approfitta di piccole pause per mettere le mani sulla nota che dovrai suonare nell'attimo successivo). Altro consiglio è quello mentale, quando hai tempo e senza pianoforte davanti, ti canti il pezzo mentalmente cercando di visualizzare le note sul pianoforte....sembrerà un consiglio scemo, ma aiuta parecchio, se non hai le idee chiare in mente le mani non faranno mai quello che vuoi. Serve un po' a capire come far funzionare le mani separatamente ma allo stesso tempo come suona il tutto nell'insieme.
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Re: indipendenza delle mani
by InTheNameOfProg » Fri May 10, 2013 3:09 pm
Semplice: Studia qualcosa di Bach, ti linko un brano relativamente semplice ma che spacca in 2 il cervello, è una delle invenzioni a 2 voci ed è molto utile a mio avvviso per l'indipendenza mentale http://conquest.imslp.info/files/imglnk ... WV0775.pdf, sappimi dire 

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Re: indipendenza delle mani
by TheGreyMaster » Fri May 10, 2013 8:27 pm
Ragazzi, se il nostro nuovo amico ha dei problemi di coordinazione delle mani su (come ci scrive) brani ed esercizi anche di base, non credo sia saggio proporgli le invenzioni di Bach!
Oltrtetutto mi avvicinerei a questo genere di cose solo dopo un certo punto...
Ovviamente nemmeno il mio esercizio (un po' folkloristico, lo ammetto!
) può essere una soluzione diretta...ma il solo provarci può servire, soprattutto all'inizio di certi meccanismi, a sbloccare gli emisferi ed abituarli gradualmente ad una certa indipendenza DI BASE.
Una cosa che ti consiglio CONCRETAMENTE in fase di studio è provare ad eseguire brani molto semplici direttamente a mani unite, suonando molto lentaente in modo da dare al cervello il tempo di comandare il movimento giusto ad entrambe le mani.
Altra cosa utile in generale è frammentare la partitura: studiare i passaggi ostici sulle singole battute aumentando progressivamente la velocità, dopodichè provare a collegare il tutto alla battuta prima e a quella successiva...ovviamente può servire suonare il tutto anche a mani separate, utilizzando il metronomo.

Ovviamente nemmeno il mio esercizio (un po' folkloristico, lo ammetto!

Una cosa che ti consiglio CONCRETAMENTE in fase di studio è provare ad eseguire brani molto semplici direttamente a mani unite, suonando molto lentaente in modo da dare al cervello il tempo di comandare il movimento giusto ad entrambe le mani.
Altra cosa utile in generale è frammentare la partitura: studiare i passaggi ostici sulle singole battute aumentando progressivamente la velocità, dopodichè provare a collegare il tutto alla battuta prima e a quella successiva...ovviamente può servire suonare il tutto anche a mani separate, utilizzando il metronomo.

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Re: indipendenza delle mani
by Caligari » Sat May 11, 2013 12:11 pm
Sono curioso su questo punto, io avevo sempre sentito dire che conveniva studiare a mani separate! Dario te che sei conservatoriato potresti brevemente illuminarmi? :D
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Re: indipendenza delle mani
by TheGreyMaster » Sat May 11, 2013 8:53 pm
Mah, io sono dell'idea che non ci sia un metodo "fisso", ma una serie di possibilità da sfruttare al meglio, a seconda di quello che si deve fare...
Ci sono varie correnti di pensiero, una delle quali è appunto quella di leggere un nuovo brano a prima vista (magari tralasciando le indicazioni agogiche e le sfumature più sottili) ed a mani unite, così lentamente (ma con i giusti rapporti di tempo ovviamente) da fare in modo che , al propio livello, sia assolutamente impossibile sbagliare (ciò può voler dire sunoare a 30 bpm un brano che deve essere a 120 bpm...). A quel punto si dice che il cervello tende a memorizzare le informazioni corrette necessarie all'esecuzione e sia molto più facile, proseguendo nello studio anche a mani separate e frammentando la partitura, non incappare in errori, note sbreccate e tutto il resto.
Ovviamente non credo che questa cosa sia necessaria per imparare Frà Martino, ma possa essere utile con brani di una certa difficoltà!
Personalmente ho notato che tale metodo funziona molto, adattato a singole battute, con quegli allievi che si bloccano su certi passaggi più ostici da fari a mani unite: riducendo la velocità il più possibile riescono a suonare il passaggio e si "sbloccano".
e anche a me serve spesso per risolvermi certi dubbi!
Comunque io son conservatorato per modo di dire eh...nel senso che ho la laurea in musica e nuove tecnologie, non in pianoforte classico!
Ci sono varie correnti di pensiero, una delle quali è appunto quella di leggere un nuovo brano a prima vista (magari tralasciando le indicazioni agogiche e le sfumature più sottili) ed a mani unite, così lentamente (ma con i giusti rapporti di tempo ovviamente) da fare in modo che , al propio livello, sia assolutamente impossibile sbagliare (ciò può voler dire sunoare a 30 bpm un brano che deve essere a 120 bpm...). A quel punto si dice che il cervello tende a memorizzare le informazioni corrette necessarie all'esecuzione e sia molto più facile, proseguendo nello studio anche a mani separate e frammentando la partitura, non incappare in errori, note sbreccate e tutto il resto.
Ovviamente non credo che questa cosa sia necessaria per imparare Frà Martino, ma possa essere utile con brani di una certa difficoltà!

Personalmente ho notato che tale metodo funziona molto, adattato a singole battute, con quegli allievi che si bloccano su certi passaggi più ostici da fari a mani unite: riducendo la velocità il più possibile riescono a suonare il passaggio e si "sbloccano".


Comunque io son conservatorato per modo di dire eh...nel senso che ho la laurea in musica e nuove tecnologie, non in pianoforte classico!

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