ragazzi torniamo IT..
Generalmente il problema PAD si basa sul fatto che la nostra concezione/desiderio che il pad sia "etereo", "spazioso" è considerazione da fare POST mix..
in generale i nostri suoni,(a meno che non fate gli assoli sboroni alla Jordan Leodess in cui siete soli, senza band) vanno calibrati per come si sentono con gli altri strumenti della band..
Ad esempio, un problema simile si pone spesso con la distorsione: se infatti è troppo larga e frammentata, sparirete dietro il chitarrista. Quindi il consiglio in quel caso è ridurre il gain e aumentare il corpo del suono.
Il discorso Pad... beh quello segue la stessa filosofia: non c'e' la regola del riverbero (mi spiace per chi l'ha consigliato di risolvere il problema togliendo il riverbero ma nn e' una regola sebbene possa essere efficace ;) ), non c'e' la regola del release e dello slow attack.
Se il problema del pad è che "si sente poco" (xke cosi' sta scritto nel topic), nessuna di queste elencate sono soluzioni. Il pad si sente poco xkè in quel momento, nel mix del pezzo, le frequenze del pad sono occupate da altri strumenti e/o il volume del pad è basso. Il consiglio quindi è di capire, sto benedetto pad su quali freq e' stato disegnato?
Esempio facile... se è troppo "boooooo" troppi bassi insomma, il basso lo mangerà, se è troppo medioso la chitarra lo mangerà (quasi sempre).. la soluzione, visto che è un pad, potrebbe essere di renderlo presente sugli alti (prova con la EQ e non chiudere molto il cut off in generale)..
diciamo che in genere, quando un fonico bravo deve fare la guerra con una strumentazione e/o un ambiente non molto adatti alla situazione, le regole da applicare sono 2:
1- panning (chitarra da una parte, tastiera dall'altra)
2- tronconi di sound (basso ai bassi, chitarra sui medi (lo sto scrivendo proprio alla ca**o per capirci) e tastiera squillante.. così almeno distingui gli strumenti, in un locale e' già molto ;)
meditaaaateeeee!
