Synthonia • Purismo o utilizzo? il tastierista prima della sua tastiera
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Re: Purismo o utilizzo? il tastierista prima della sua tasti

PostPosted: Wed Jan 04, 2012 3:00 pm
by vaivavalo
alexandros wrote:Ema usa lo stand a croce ribaltato..io col Proel andavo ancora più leggero...ihihihihihihihiih!!!

sìsì hai ragione! : Thumbup :

Re: Purismo o utilizzo? il tastierista prima della sua tasti

PostPosted: Wed Jan 04, 2012 4:35 pm
by Kenny
vaivavalo wrote:Comunque anche io ho ridotto, visto che la schiena urlava, 3 piani di casa con la 88 non si potevano più fare!


Oppure cambi casa e te ne prendi una al piano terra, come sto pensando di fare io... : Lol : : Lol : : Lol :

Tornando all'argomento del topic riesumato (ottima scelta, non ero ancora qui quando è nato) mi sono piaciute tutte le vostre considerazioni, perché comunque sono in linea con me. Prima viene il musicista e poi la tastiera.
Il fatto è che chi non è un esperto professionista, come ad esempio chi comincia a suonare come autodidatta, non raggiungerà mai quel livello che può raggiungere un pianista con 20 anni di conservatorio alle spalle. Allora, seppur lo scopo sia suonare per divertimento (una serata col gruppo qua e là, magari senza chiedere un soldo) si cerca sempre di incrementare il proprio livello.
Quando la tecnica più in là di tanto non può andare, si cerca di "compensare" l'effetto che si può avere sugli ascoltatori (e su se stessi, mentre si suona) con una tastiera che abbia dei suoni sempre migliori e che permetta di raggiungere le sonorità dei brani cover più amati.

In sostanza, di fronte a un Jordan Rudess che con una bontempi a 61 tasti mi fa delle scale alla velocità della luce preferisco il "Mario Rossi" che con una Kurzweil (anche vecchia) mi fa un accordo di quarta a tre voci, mantenendolo.

Poi mettiamoci anche il fatto che siamo assolutamente intrappolati nell'era del consumismo. Se chi non ha un iPhone è considerato dalla società uno sfigato cronico da emarginare immediatamente, un tastierista che non sta al passo "con la moda" viene considerato in maniera negativa dalla gente. Poi, pian piano, ci si fa convincere dall'andazzo e si comincia a credere che con una nuova tastiera tutto possa cambiare.
Sta al musicista resistere a questa tendenza mantenendo salde le proprie idee.
Del resto, la tua tastiera che suoni adesso quando l'hai comprata ti piaceva, no?

Io ho suonato per degli anni (a casa, logicamente) una tastierina giocattolo della Yamaha. E mi divertivo. Mi piaceva provare i vari suoni.
Poi mi è stata regalata una tastiera Roland anni '90, usata. Incredibile evoluzione rispetto al giocattolino. Bei suoni, arranger, MIDI. Un passo da gigante.
Poi, girando in un negozio di strumenti musicali, mi sono imbattuto in una Korg PS-60, che è una tastierina a 61 tasti di fascia "economica". Quando ho sentito i suoni, soprattutto il pianofotre, mi sono innamorato. E alla fine l'ho presa.
Però non ha niente a che vedere con la Kurzweil. Non si possono fare proprio paragoni. I campioni della Kurz sono migliori della Korg. Anzi, sentendo adesso il pianoforte Korg mi prende male perché sembra che non abbia a che fare proprio niente con il pianoforte!
Comunque prima o poi uscirà qualcosa che sia superiore, qualitativamente parlando, delle WS Kurzweil. Anzi, già adesso sicuramente le soluzioni per avere synth/organi migliori ci sono, però ho già raggiunto lo standard alto dove le differenze sono sempre più sottili.

La via è quella di esercitarsi con quello che si ha, per realizzare un sound unico e caratteristico.
Del resto, è sufficiente anche solo una WS a 88 tasti per suonare nei Live. Oppure Jordan è un patacca? : Lol :
http://www.youtube.com/watch?v=e03cdj5sS2E