Synthonia • La nascita di un suono...
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La nascita di un suono...

PostPosted: Mon Jan 09, 2012 11:01 pm
by Jah
Ciao a tutti. Non so se sia la sezione giusta, ma ispirato dal thread su utilizzo vs purismo vi pongo una quesitone su cui rifletto da ormai anni, ovvero, quand' è il momento in cui un suono dovrebbe nascere?
Mi spiego. Sappiamo tutti qui dentro quanto una macchina, una tastiera, possano ispirarci in una composizione. Quante volte succede, anche solo sfogliando i preset, di trovare un suono che ci ispira a creare una parte, un riff, una frase, ecc. Quindi in questo caso, dopo la prima ispirazione, personalmente, provo a modificare ulteriormente il suono in modo da renderlo ancora più adatto alla parte, e il gioco è più o meno fatto.

Ma tutto ciò riguarda composizioni in cui la tastiera abbia un ruolo predominante, o quantomeno di base armonico/ritmica per quello che viene costruito intorno. Molto diverso è il discorso per quanto riguarda suoni "di supporto", per esempio pad, tappeti vari, ma non solo. Basti pensare a molti brani dei progetti di Moore come Chroma Key o OSI, in cui la tastiera è fondamentale ma spesso tramite effetti che sono di riempimento o di contorno alla chitarra di Matheos. Eppure danno il volto e l'impronta unica al brano.
In questo caso, però, il suono, a mio modo di vedere, è adatto solo in relazione al contesto dell'arrangiamento, ovvero sarebbe quasi impossibile crearlo prima di avere la parte già in mente. Sono suoni secondo me molto più "unici" nel senso, non possono diventare popolari come il Liquid Lead per fare un esempio lampante, perchè al di fuori di quel contesto sono difficilmente utilizzabili.

Insomma in generale ecco la mia domanda: in quale momento del processo compositivo create i vostri suoni? Dopo esservi fatti prima un'idea di base della canzone usando suoni generici? (qui ci metto un lead, qui un pad, ecc ecc)... Oppure "al buio" nel vostro studio per portarli poi in sala prove pronti all'utilizzo? ... La seconda cosa personalmente la trovo molto difficile, anche se sarebbe probabilmente molto meglio.Fatemi sapere la vostra, se non è una domanda troppo stupida :) . Ciaoo!!

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 12:12 am
by vaivavalo
Bellissima discussione!
Io per esperienza, applico entrabi i metodi da te descritti, ma devo dire che ovviamente, costruire un suono su un pezzo già scritto è più "semplice", cioè, sai già dove andare a parare, una volta venuto in mente il suono.
Invece mettersi a creare pad, atmosfere, arpeggiatori e triccheballacché vari dal nulla, be, da tanta più soddisfazione! Poi magari c prende pure nel pezzo, magari no, ma comunque, sei molto più cresciuto che con la modifica di un pad, o che con un arrangiamento!

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 12:18 am
by carlo18
Jah wrote:
Insomma in generale ecco la mia domanda: in quale momento del processo compositivo create i vostri suoni? Dopo esservi fatti prima un'idea di base della canzone usando suoni generici? (qui ci metto un lead, qui un pad, ecc ecc)... Oppure "al buio" nel vostro studio per portarli poi in sala prove pronti all'utilizzo? ... La seconda cosa personalmente la trovo molto difficile, anche se sarebbe probabilmente molto meglio.Fatemi sapere la vostra, se non è una domanda troppo stupida :) . Ciaoo!!


....non è affatto una domanda stupida....e ,se ho capito bene la tua questione, ti stai chiedendo se "grandi" suoni originino da: 1)uno studio a tavolino o da un 'inspirazione improvvisa
2) come partenza per costruire una canzone o come arrangiamento finale su qualcosa di già creato!

personalmente penso che il dato improvvisato sia fondamentale....deve scoccare "qualcosa di insolito"e x essere tale a mio parere deve essere inaspettato...il ragionamento di fino aiuta solo alla fine nel costruire il tutto...ma la base è che senti di aver fatto qualcosa di eccezzionale (o almeno lo è x te...e tanto basta)....non credo che nessuno possa alzarsi la domenica mattina , dire "ora faccio qualcosa di figo" e riuscire a sentire quel che ti ho espresso prima....circa il discorso del suono come fondamento o abbellimento finale di una canzone ti direi solo: non importa....magari lavori mesi su un suono principale di una song, un giorno per sbaglio ci infili nel ritornello due ditate sulla tastiera con un effetto...e quello diventa il suono principale della canzone...per fartela breve...il suono lo decidi tu dall'inizio alla fine xè decidi tu quando una canzone deve finire e finisce quando ti piace tanto!...o almeno, cosi' è come la penso!
Ciao : Thumbup :

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 2:14 am
by Kenny
Guarda, se devo essere sincero leggendo questo thread mi sono messo a ridere, e ti spiego il motivo.
Sarà un mese ormai che ho la Kurzweil e mi dico ogni giorno che devo mettermi lì e impararla a fondo, in ogni sua più segreta parte.
Però, quando mi metto a pastrocchiare con la programmazione, per cercare di capire come funziona la sintesi del suono e come creare effetti particolari, finisco (neanche molto tempo dopo!!) per "fermarmi" a un determinato preset e suonare pezzi casuali e improvvisati, sicuramente perché mi piace il suono, ma forse ancora di più per il fatto che mi fa venire in mente una "canzone perfettamente adeguata"... magari ispirato a qualche stile (che so, qualche somiglianza con qualche canzone dei Dream, o un pad che ricorda una canzone lenta, o un organo che fa venire in mente un hard rock, ecc.). Il risultato è che dopo dieci minuti passo le restanti ore della giornata a... "perdere tempo" e a non imparare un fico secco! : Lol :

Nel mio caso, visto che comunque non riuscirei mai a mettere sul tavolino a scrivere nota una canzone, le idee mi vengono suonando e provando i vari preset.
Magari suono dei pad e mi viene fuori la struttura, con accordi. Poi successivamente posso trovare delle parti (batteria, piano, basso, chitarra, ecc.) che si intonano perfettamente e così via.

Altre volte invece parto da accordi e provo ad immaginarmi la stessa canzone con i vari strumenti.
Infine attacco il sequencer e sperimento...

Quel che è certo è che la soddisfazione è alle stelle! : Wink :

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 8:17 am
by Riven
E' una discussione molto interessante. La mia esperienza è molto simile a quella di Kenny. Si parte con l'intenzione di capire come funziona quella tale cosa e si finisce per suonare quello che ci capita tra le dita. Da quando con il gruppo abbiamo iniziato a scrivere pezzi nostri il suono è nato sempre dopo il brano. Una volta buttata giù la struttura inizio a pensare cosa può star bene sulla strofa, cosa sul chorus e si va per tentativi. In genere parto da timbri già pronti per poi modificarli e renderli il più possibile simili a quello che ho nella testa.

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 8:50 am
by fab
Bel thread. Penso che la nascita di un suono si correlata a "gusto" (o piacere) ed "intento" (o praticità), se manca una di queste due cose difficilmente ci troviamo ad utilizzare un suono, in una qualsiasi composizione.

Ci sono dei casi invece in cui può benissimo venire meno uno di questi due aspetti... come detto da qualcuno prima, uno può anche crearsi un suono fine a se stesso... che non troverà mai nessun impiego, così, solo per il puro piacere di sentirlo. D'altro canto, magari ti trovi in studio come turnista e il produttore ti "impone" di usare un determinato suono, perchè (a detta sua) rende meglio nel mix e perchè più pratico, nonostante il suono non ti piaccia.

E' un bell'argomento.

In quanto alla fase compositiva, penso che si possa tranquillamente scrivere una canzone, e poi abbellirla con suoni che ci piacciono, senza che facciano parte della fase compositiva, avendo un approccio più razionale. Ed è anche possibilissimo scrivere una canzone partendo da un suono, perchè particolarmente ispirati o per il solo gusto di sentirlo "in azione"

Basta alla fine essere obbiettivi, a seconda di quello che si deve fare.

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 9:10 am
by cecchino
Kenny wrote:Guarda, se devo essere sincero leggendo questo thread mi sono messo a ridere, e ti spiego il motivo.
Sarà un mese ormai che ho la Kurzweil e mi dico ogni giorno che devo mettermi lì e impararla a fondo, in ogni sua più segreta parte.
Però, quando mi metto a pastrocchiare con la programmazione, per cercare di capire come funziona la sintesi del suono e come creare effetti particolari, finisco (neanche molto tempo dopo!!) per "fermarmi" a un determinato preset e suonare pezzi casuali e improvvisati, sicuramente perché mi piace il suono, ma forse ancora di più per il fatto che mi fa venire in mente una "canzone perfettamente adeguata"

Sì, è esattamente la stessa cosa che è capitata a me tutte le (poche, in verità) volte che ho preso una tastiera o un modulo rack nuovo, e la Rolandina che ho adesso non fa eccezione (anche perché devo ancora finire di impararla : Razz : ).
Un'altra cosa che ho notato è che alcuni suoni "trovati" nei preset o creati sulla base di questi, non solo mi ispirano a quella che chiamo "improvvisazione compositiva" (che non sempre riesco a finalizzare, ma si gode uguale : Walkman : ) ma spesso mi inducono a ripensare brani scritti magari qualche anno fa, quando avevo suoni diversi e magari più limitati a disposizione (o magari è la sensibilità musicale che nel frattempo si è evoluta, non so) stravolgendone completamente l'arrangiamento.
Tuttavia, mi è capitato più spesso di dover scrivere gli arrangiamenti, soprattutto per le parti di tastiera, di brani scritti da qualche altro componente del gruppo che avevano comunque già (o dovevano avere) un'impronta ben definita, e lì l'unica cosa è mettersi a pensare "quale suono andrebbe bene qui" e provare a realizzarlo.
Interessante argomento, davvero : Thumbup : !
Ciao
C.

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 4:11 pm
by alexandros
a me è sempre successo di sfogliare le varie librerie delle tastiere, giochicchiarci fino a trovare quel suono che appunto come Kenny mi da ispirazione per improvvisare. In quel momento è nata praticamente metà discografia degli Highlord...
Contemporanemanete all'improvvisazione, ho sempre giocato da solo con i suoni creando un mio parco suoni che è in continua espansione, senza schemi o velleità di inserirli in qualche brano...alla cieca insomma, l'importante è che mi paicciano. Una volta scritti i brani, quando si passa alla fase di arrangiamento, allora lì attingo da questo bacino in cui ho pò di tutto (synth, pad, acustici, organi, lead, orchestre, layer, split...tutto insomma)...e a seconda del brano andavo ulteriormente a modificare parametri, oppure ancora a creare nuovi suoni perchè il brano in questione mi diceva " qua devi mettere un suono X che abbia un effetto Y e magari mischiarlo col suono Z"....e così il parco suoni crece sempre e non cis i ferma mai.
Questo mi ha anche permesso di ottenere una certa mia impronta in tutti i dischi che ho registrato con i vari gruppi...e qui vi esorto tutti a lavorare in questo senso..ovvero, avere tra gli obbiettivi quello di avere un proprio carattere musicale e sonoro..la vostra impronta, ecco! il lato della medaglia di questo mio procedimento è di arenarsi magari su certi clichè sonori, e ritrovarsi con l'usare sempre determinati suoni per determinate parti...e mi è successo!

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 8:20 pm
by carlo18
alexandros wrote:....e così il parco suoni crece sempre e non cis i ferma mai.


L'idea del parco suoni è fortissima ehehehehehhe : Razz :....ognuno di noi dovrebbe averne uno e frequentarlo spesso!

Re: La nascita di un suono...

PostPosted: Tue Jan 10, 2012 9:16 pm
by Paga
Ci sono due momenti ben distinti, in uno il suono nasce dal riff o dal brano e nell' altro il rovescio ovvero: ci sono dei suoni che per un motivo nell'altro mi girano per la testa, magari perché penso che starebbero bene in un determinato brano (e nel mio caso l'esempio fu una combi composta da piano + synth strings + due o tre pad il tutto che passava in un flanger che modulava solo gli strings e un phaser che invece agiva solo sui pad); in questo caso non avevo nessun riferimento, semplicemente volevo quel determinato suono e me lo sono fatto, a prescindere dall'utilizzo che ne avrei fatto in seguito.

Nel caso contrario invece ci sono suoni, preset, che proprio per la loro natura mi "imprimono" un certo modo di suonare. Questo è il motivo che ha fatto grandi i tastieristi degli anni '70. Non avevano le possibilità di sintesi di oggi e quindi utilizzavano quello che c'era. Tuttavia sono proprio le caratteristiche peculiari che cambiano l'approccio allo strumento. Il fatto che un hammond abbia precisi settaggi e che si debbano suonare bicordi ad alte distorsioni ha portato alla nascita dello stile di Jon Lord, il moog era solo ed esclusivamente monofonico ha portato Emerson a sviluppare un tipico fraseggio riconoscibilissimo.

Purtroppo oggi molti tastieristi sprecano le loro energie e fantasia nel preoccuparsi di creare suoni molto personali e unici e alla fine colmano il vuoto creativo del suonare con ipervelocità e ipertecnica. In definitiva se prima la tecnica era in favore del suono ora il suono invece è plasmato solo sull'uso tecnico. Detto poche parole il suono una volta nasceva prima dagli strumenti e poi dalle mani, adesso purtroppo solo dalla testa.........