Synthonia • La musica dal vivo in ITALIA
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Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 8:22 am
by Leonardo
é il locale che è evasore se non paga la Siae, però anche il gruppo che suona dovrebbe assicurarsi che il locale la paga. Anche perchè non c' è solo il discorso inediti/cover. La siae non ha senso pagarla solo quando si fanno cover. Si deve pagare anche in una serata di inediti (anche se gli inediti non sono registrati)
Se invece gli inediti sono registrati tanto meglio, ti rientra pure qualche spiccio. Se fai tante serate a fine anno ti becchi l' assegno siae anche roba come 300-400 euro e anche più (dipende dalle volte che hai suonato/passato pezzi in radio ecc ecc)...

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 11:40 am
by Rickeyboard
Leonardo wrote:é il locale che è evasore se non paga la Siae, però anche il gruppo che suona dovrebbe assicurarsi che il locale la paga. Anche perchè non c' è solo il discorso inediti/cover. La siae non ha senso pagarla solo quando si fanno cover. Si deve pagare anche in una serata di inediti (anche se gli inediti non sono registrati)
Se invece gli inediti sono registrati tanto meglio, ti rientra pure qualche spiccio. Se fai tante serate a fine anno ti becchi l' assegno siae anche roba come 300-400 euro e anche più (dipende dalle volte che hai suonato/passato pezzi in radio ecc ecc)...

Se suoni inediti non registrati, in teoria, non dovresti pagare la SIAE ma solo richiedere l'agibilità ENPALS. La SIAE è la Società Italiana Autori ed Editori, un inedito non registrato è considerabile alla stregua dell'improvvisazione e non si dovrebbe pagare (a rigor di logica). Mi riservo di verificare, comunque : Wink :

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 12:19 pm
by vaivavalo
Rickeyboard wrote:
Leonardo wrote:é il locale che è evasore se non paga la Siae, però anche il gruppo che suona dovrebbe assicurarsi che il locale la paga. Anche perchè non c' è solo il discorso inediti/cover. La siae non ha senso pagarla solo quando si fanno cover. Si deve pagare anche in una serata di inediti (anche se gli inediti non sono registrati)
Se invece gli inediti sono registrati tanto meglio, ti rientra pure qualche spiccio. Se fai tante serate a fine anno ti becchi l' assegno siae anche roba come 300-400 euro e anche più (dipende dalle volte che hai suonato/passato pezzi in radio ecc ecc)...

Se suoni inediti non registrati, in teoria, non dovresti pagare la SIAE ma solo richiedere l'agibilità ENPALS. La SIAE è la Società Italiana Autori ed Editori, un inedito non registrato è considerabile alla stregua dell'improvvisazione e non si dovrebbe pagare (a rigor di logica). Mi riservo di verificare, comunque : Wink :


No no, si Deve pagare purtroppo, io sto contestando l'illogicità della situazione : Thumbup :

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 1:08 pm
by Flavus
per quanto riguarda la SIAE diciamo che più della metà dei locali in cui suono di solito ci danno il borderò da complilare, gli altri invece non ci hanno mai chiesto nulla (forse lo compilano con canzoni di amici loro per fare favori? non so).
nel compilare il borderò di solito metto più o meno una quindicina (poco più di metà scaletta) dei pezzi che abbiamo suonato in più se capita ci metto qualche brano di amici che hanno i pezzi registrati in SIAE...

per quanto riguarda l'ENPALS non ho ben chiaro il discorso:
è una specie di INPS per cui il gestore del locale paga i contributi (che in una fantomatica vecchiaia tu dovresti rivedere come pensione)?
noi del gruppo abbiamo tutti la matricola enpals ma in realtà spesso i locali mi chiedono (sono l'unico del gruppo che ha i requisiti) di firmare un modulo di esenzione in modo che loro non paghino l'enpals, e di far risultare sul modulo siae che la serata l'ho fatta a nome mio e non del gruppo

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 2:01 pm
by alexandros
l'Enpals è l'INPS dei musicisti...sei obbligato a essere iscritto se il tuo reddito annuale musicale supera i 5000 euro, ovvero è il tuo reddito principale. Se invece il tuo reddito principale è un altro e paghi già l'INPS, basta che porti semrpe dietro con te una busta paga a dimostrarlo nei locali, e hai l'esenzione

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 2:41 pm
by Leonardo
alexandros wrote:l'Enpals è l'INPS dei musicisti...sei obbligato a essere iscritto se il tuo reddito annuale musicale supera i 5000 euro, ovvero è il tuo reddito principale. Se invece il tuo reddito principale è un altro e paghi già l'INPS, basta che porti semrpe dietro con te una busta paga a dimostrarlo nei locali, e hai l'esenzione

Questo mi mancava : Sig :
Dovrò informarmi meglio allora...
grazie ale! : Thumbup :

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 4:29 pm
by cecchino
vaivavalo wrote:
Rickeyboard wrote:Se suoni inediti non registrati, in teoria, non dovresti pagare la SIAE ma solo richiedere l'agibilità ENPALS. La SIAE è la Società Italiana Autori ed Editori, un inedito non registrato è considerabile alla stregua dell'improvvisazione e non si dovrebbe pagare (a rigor di logica). Mi riservo di verificare, comunque : Wink :


No no, si Deve pagare purtroppo, io sto contestando l'illogicità della situazione : Thumbup :


Aspettate un attimo, se guardate al punto 9 sulla pagina delle FAQ della SIAE http://www.siae.it/utilizzaopere.asp?click_level=0600.0300.0500.0300.0600&link_page=musica_faq_EsecuzioniPubbliche.htm c'è scritto che per le opere non più tutelate i diritti non si pagano (e non vedo perché la stessa cosa non si dovrebbe applicare alle opere mai depositate). Qualche anno fa organizzammo una manifestazione con un concerto di musica classica il sabato e rock la domenica, e pagammo (dopo aver chiesto lumi all'ufficio SIAE) solo per la seconda serata (il programma della prima prevedeva solo brani di autori deceduti da più di 70 anni). L'anno dopo pagammo per entrambe (nel programma classico c'era un brano più moderno).
È ovvio che se uno dichiara di fare un concerto con sole opere di pubblico dominio e poi suona una cover e casualmente capita un controllo sono cavoli amari.
Ciao
C.
P.S. io sarei più cauto su alcune cose, se guardate qui http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.0300.0500.0300.0200&link_page=Musica_ProgrammiMusicali.htm al terzo capoverso (la parte scritta in corsivo) capirete il perché... : police :

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sat Nov 05, 2011 7:58 pm
by Leonardo
: book : Sta diventando una discussione veramente interessante... : book :

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sun Nov 06, 2011 11:47 am
by Flavus
alexandros wrote:l'Enpals è l'INPS dei musicisti...sei obbligato a essere iscritto se il tuo reddito annuale musicale supera i 5000 euro, ovvero è il tuo reddito principale. Se invece il tuo reddito principale è un altro e paghi già l'INPS, basta che porti semrpe dietro con te una busta paga a dimostrarlo nei locali, e hai l'esenzione

ah, ok... grazie per la precisazione

io ovviamente pur essendo iscritto all'enpals non no un reddito musicale (non ho un reddito in generale :( ) che superi i 5000€... si e no quando mi va bene in un anno faccio 2000€ che diluiti in 365 giorni non sono nulla

cmq sono esentato in quanto studente con meno di 25 anni (gli altri del gruppo o non risultano studenti o cmq hanno più di 25 anni, cosicchè non possono essere esentati) o per lo meno a me risulta così http://www.spettacoli-italia.it/images/ ... 202010.pdf

quì c'è qualcosa che può interessare a riguardo http://www.musicplus.it/activities/enpals.htm

Re: La musica dal vivo in ITALIA

PostPosted: Sun Nov 06, 2011 12:45 pm
by alexandros
cecchino wrote:
vaivavalo wrote:
Rickeyboard wrote:Se suoni inediti non registrati, in teoria, non dovresti pagare la SIAE ma solo richiedere l'agibilità ENPALS. La SIAE è la Società Italiana Autori ed Editori, un inedito non registrato è considerabile alla stregua dell'improvvisazione e non si dovrebbe pagare (a rigor di logica). Mi riservo di verificare, comunque : Wink :


No no, si Deve pagare purtroppo, io sto contestando l'illogicità della situazione : Thumbup :


Aspettate un attimo, se guardate al punto 9 sulla pagina delle FAQ della SIAE http://www.siae.it/utilizzaopere.asp?click_level=0600.0300.0500.0300.0600&link_page=musica_faq_EsecuzioniPubbliche.htm c'è scritto che per le opere non più tutelate i diritti non si pagano (e non vedo perché la stessa cosa non si dovrebbe applicare alle opere mai depositate). Qualche anno fa organizzammo una manifestazione con un concerto di musica classica il sabato e rock la domenica, e pagammo (dopo aver chiesto lumi all'ufficio SIAE) solo per la seconda serata (il programma della prima prevedeva solo brani di autori deceduti da più di 70 anni). L'anno dopo pagammo per entrambe (nel programma classico c'era un brano più moderno).
È ovvio che se uno dichiara di fare un concerto con sole opere di pubblico dominio e poi suona una cover e casualmente capita un controllo sono cavoli amari.
Ciao
C.
P.S. io sarei più cauto su alcune cose, se guardate qui http://www.siae.it/UtilizzaOpere.asp?click_level=0600.0300.0500.0300.0200&link_page=Musica_ProgrammiMusicali.htm al terzo capoverso (la parte scritta in corsivo) capirete il perché... : police :


si, quel che è scritto sul sito SIAE è sacrosanto...ma bisogna sempre relazionarsi alle diverse situazioni. Se ad esempio fai Vasco, Ligabue, Elisa, Laura Pausini o Ramazzotti e ti arriva il controllo SIAE, beh sono opere che conoscono anche i muri qui in Italia e se l'ispettore trova il borderò compilato con altri brani, magari tuoi, se ne accorge subito.
Nel mio caso invece, ma come per tanti altri, faccio tributo Whitesnake...voglio proprio vedere l'ispettore che riconosce "Walking in the Shadows of the Blues" di Dave Coverdale mentre la suoniamo, quando invece sul borderò c'è scritto Tears of Darkness di Muscio Alessandro : Sig : Stessa cosa per i SOUL SELLER...10 brani loro più qualche cover per allungare la serata...beh, sul borderò al posto delle cover scrivo i brani miei.

Poi ci sono le situazioni più grosse di piazza, dove i congtrolli son più severi..allora lì bisogna essere più cauti (ma si fa....anche perchè son le situazioni dove si guadagna di più dai diritti)