Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

Secondo me si è perso il punto focale della questione. I temperamenti e gli intervalli paralleli più o meno giusti sono un argomento altrettanto affascinante, ma molto più relativo. L' orecchio assoluto è una mera condizione psico acustica che si sviluppa nel tempo. Il nome e la frequenza della nota di riferimento (i fatidici 440 Hz) ovviamente devono essere in qualche modo appresi.
La differenza è proprio qui: ci sono persone dotate di una forte memoria associativa e selettiva che una volta imparata una determinata altezza di suono e la sua corrispondente nomenclatura, riescono a distinguere con precisione quella esata frequenza dalle altre....
Potremmo definirlo come una specie di imprinting musicale; Io, ripeto, con l'orecchio "attivo" ovvero non appena sveglio, riesco perfettamente a capire ad esempio se un pianoforte è accordato o no. Certo che dipende dal fatto che ho imparato ad associare al nome delle note la loro altezza. Se fossi vissuto all'epoca di Verdi probabilmente il La per me sarebbe stato a 432Hz. Però ribadisco che la capacità di distinzione assoluta delle note deriva comunque da un percorso di apprendimento musicale, che è naturalmente basato sul sistema temperato equabile e sulle frequenze standardizzate che siamo abituati a sentire.
La differenza è proprio qui: ci sono persone dotate di una forte memoria associativa e selettiva che una volta imparata una determinata altezza di suono e la sua corrispondente nomenclatura, riescono a distinguere con precisione quella esata frequenza dalle altre....
Potremmo definirlo come una specie di imprinting musicale; Io, ripeto, con l'orecchio "attivo" ovvero non appena sveglio, riesco perfettamente a capire ad esempio se un pianoforte è accordato o no. Certo che dipende dal fatto che ho imparato ad associare al nome delle note la loro altezza. Se fossi vissuto all'epoca di Verdi probabilmente il La per me sarebbe stato a 432Hz. Però ribadisco che la capacità di distinzione assoluta delle note deriva comunque da un percorso di apprendimento musicale, che è naturalmente basato sul sistema temperato equabile e sulle frequenze standardizzate che siamo abituati a sentire.