Synthonia • Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..
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Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Tue Nov 08, 2011 10:56 pm
by Liquid-Darius
Paga wrote:Quando vuoi, mandami un PM, se vieni a Ravenna fai un fischio e andiamo a farci una birretta, altrimenti vengo io a Cesena...


Allo stato attuale delle cose è più probabile che ci incontriamo a Cesena, visto che ancora non ho la patente, ma a volte capito a Ravenna. Poi comunque ci sentiamo in PV : Wink :

Paga wrote:Beh vi faccio un esempio banale. Col gruppo facciamo Impressioni, e se viene eseguita in Mi la prima "nota" del cantato ("quante gocce" per capirci) è in re. Al mio cantante spesso e volentieri devo cantargli il le prime note perché se gli dico solo "è in re" non arriva a capire a che altezza la deve cantare...


A me invece chiede di suonargli le prime note della canzone e poi si attacca subito, forse perchè ha acquisito un buon orecchio relativo..

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 8:22 am
by Jah
Comunque, per aggiungere carne al fuoco, in una recente intervista a Rudess (o domanda su facebook, non ricordo) ha detto di avere l'orecchio assoluto e di essere l'unico della band ad averlo. E gli altri non sono certo gente che non ha masticato musica nella propria vita. Forse la chiave sono proprio i primissimi anni, uniti alla predisposizione naturale!

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 1:14 pm
by Stefano
Secondo me è molto piu semplice di come la si ragione in genere. Sono d'accordissimo con quello che scrive Carlitos, pero vi faccio una domanda ancora piu semplice.
Che l'orecchio assoluto sia sviluppato nei primi anni di vita è assodato, e ci sono studi su studi che confermano la cosa, il discorso è che molti associano l'orecchio assoluto al riconoscimento di una determinata frequenza (ad esempio 440hz per il LA) e io reputo questa associazione abbastanza sbagliata, infatti se ci fate caso la decisione di creare un sistema tonale basato sul LA a 440hz è relativamente recente, quindi in passato non ci sarebbero dovute essere persone con l'orechio assoluto, o al massimo se avevano l'orecchio assoluto avrebbero dovuto avere problemi nel riconoscimento di molte note (in molti casi chi ha l'orecchio assoluto, con variazioni di intonazioni provano un bel fastidio). Quindi è piu probabile che la natura dell'orecchio assoluto derivi dall'educazione musicale dell'orecchio e il riconoscimento per associazione mentale della nota al suono e non alla sua frequenza, chiamatelo colore o chiamatelo come meglio pensate, e che questa associazione è molto piu forte nei bambini che stanno ancora sviluppano i sensi, dalla vista all'udito al tatto ecc. Io penso come Burge che si possa acquisire la capacità di avere l'orecchio assoluto, ma che ci sia bisogno di sviluppare una sensibilità di ascolto che purtroppo anche gli stessi musicisti non hanno e che nei bambini viene fuori in maniera naturale proprio perchè hanno capacità associative diverse di chi ha gia imparato nel corso del tempo a basarsi su punti di riferimento piu o meno corretti

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 3:31 pm
by Liquid-Darius
Jah wrote:Comunque, per aggiungere carne al fuoco, in una recente intervista a Rudess (o domanda su facebook, non ricordo) ha detto di avere l'orecchio assoluto e di essere l'unico della band ad averlo. E gli altri non sono certo gente che non ha masticato musica nella propria vita. Forse la chiave sono proprio i primissimi anni, uniti alla predisposizione naturale!


A giudicare dai molti video che ho visto su Jordan Rudess non direi che ha l'orecchio assoluto, anche se nessuno ce l'ha scritto in fronte. : police : Opinione puramente personale : police : Il fatto che suoni sempre "formule fisse" e faccia i soliti accordi sugli orchestrali nei video demo non mi ispira molto nel dire che ha l'orecchio assoluto.. tuttavia le sue improvvisazioni mi fanno pensare al contrario che possa averlo, e io (correggetemi se sbaglio) non ho ancora sentito un improvvisazione di John Petrucci.. anche il fatto che tiene sempre lo spartito.. di solito se hai l'orecchio assoluto memorizzi i suoni di una intera canzone, magari se dimentichi una nota ne fai un'altra che ci sta bene lo stesso, allora lì è utile lo spartito, perchè in un gruppo preciso come i Dream Theater non puoi sbagliare una nota da quello che sento.. Detto questo e ripeto sono solo idee mie, non so che dire, dovrei parlarci di persona e suonare con lui per scoprirlo XD

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 3:49 pm
by Liquid-Darius
Stefano wrote: il discorso è che molti associano l'orecchio assoluto al riconoscimento di una determinata frequenza (ad esempio 440hz per il LA) e io reputo questa associazione abbastanza sbagliata, infatti se ci fate caso la decisione di creare un sistema tonale basato sul LA a 440hz è relativamente recente, quindi in passato non ci sarebbero dovute essere persone con l'orechio assoluto, o al massimo se avevano l'orecchio assoluto avrebbero dovuto avere problemi nel riconoscimento di molte note (in molti casi chi ha l'orecchio assoluto, con variazioni di intonazioni provano un bel fastidio). Quindi è piu probabile che la natura dell'orecchio assoluto derivi dall'educazione musicale dell'orecchio e il riconoscimento per associazione mentale della nota al suono e non alla sua frequenza, chiamatelo colore o chiamatelo come meglio pensate


Se quello che ho capito è esatto, allora sono d'accordo con Stefano. Nel momento in cui da piccolo riconoscevo le note senza saperle nominare, distinguevo i diversi suoni e figurarsi se sapevo che il suono "la" corrispondeva a 440 Hz come frequenza di oscillazione. Piuttosto è stato quando ho iniziato a prendere lezioni di piano che chiamandosi "La" quello a 440 Hz ho avuto modo di chiamare tutte le note orientandomi su quel sistema, ne conseguiva che il suono che sentivo un mezzo tono sotto era un la bemolle ecc.. A questo punto posso concludere che se fossi stato educato nell'epoca di Beethoven, essendo tutti accordati un semitono sopra il la a 440 Hz (e da qui ho capito perchè molti spartiti classici che suono in do maggiore ascoltandoli nei cd suonati sugli strumenti accordati come all'epoca sono in do diesis maggiore) io mi sarei accordato su quel sistema, e avrei avuto l'orecchio assoluto lo stesso, solo che le note le chiamavo riferendomi a quel sistema tonale, ovvero avrei chiamato la quello che oggi è un la diesis ecc.. Ipotizziamo che oggi per assurdo Beethoven tornasse fra di noi e gli facessimo il test per vedere se aveva l'orecchio assoluto, voi suonategli un do sulla tastiera e lui sicuramente vi suonerà quello che per noi è un "si", perchè nella sua epoca era quello il nostro do a livello di suono. Spero di essermi spiegato e di aver interpretato bene quello che ha scritto Stefano.

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 4:03 pm
by cecchino
Dunque, alcune delle cose che tu riporti come indicazioni di orecchio assoluto a mio parere non lo sono, e te lo dico per il semplice motivo che queste caratteristiche le ho, ma l'orecchio assoluto no. Ad es.:, quando studiavo classica non ho mai usato uno spartito se non per imparare un brano complicato - a spesso soprattutto per la diteggiatura - e mai nelle esibizioni. Sostituisco spesso le note originali con altre "compatibili" magari sull'estro del momento (pare che nel rock e soprattutto nel blues sia consentito dalla legge : Chessygrin : ) e, tornando ad un tuo post precedente, sono stato punito all'asilo (uè!, sono passati 45 anni : Hurted : ma ancora me lo ricordo... che inca..atura : Fuck You : !) proprio perché suonavo continuamente con le dita sul banco delle canzoni che avevo in testa. Inoltre se mi chiedi di attaccare un brano che conosco alla perfezione con la voce, al 90% lo attacco nella tonalità giusta, ma se mi chiedi di riconoscere una nota suonata al volo, isolata da un contesto, non ci riesco : Eeek : .
Credo che quest'ultima sia l'unica vera discriminante (oppure saper attaccare un brano con la voce, azzeccando sempre la tonalità al 100%) per poter parlare di orecchio assoluto.

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 5:21 pm
by Liquid-Darius
cecchino wrote:Dunque, alcune delle cose che tu riporti come indicazioni di orecchio assoluto a mio parere non lo sono, e te lo dico per il semplice motivo che queste caratteristiche le ho, ma l'orecchio assoluto no. Ad es.:, quando studiavo classica non ho mai usato uno spartito se non per imparare un brano complicato - a spesso soprattutto per la diteggiatura - e mai nelle esibizioni. Sostituisco spesso le note originali con altre "compatibili" magari sull'estro del momento (pare che nel rock e soprattutto nel blues sia consentito dalla legge : Chessygrin : ) e, tornando ad un tuo post precedente, sono stato punito all'asilo (uè!, sono passati 45 anni : Hurted : ma ancora me lo ricordo... che inca..atura : Fuck You : !) proprio perché suonavo continuamente con le dita sul banco delle canzoni che avevo in testa. Inoltre se mi chiedi di attaccare un brano che conosco alla perfezione con la voce, al 90% lo attacco nella tonalità giusta, ma se mi chiedi di riconoscere una nota suonata al volo, isolata da un contesto, non ci riesco : Eeek : .


Infatti le mie sono opinioni personali, anche perchè avendolo avuto da sempre faccio fatica a immaginare come sia senza e magari mi faccio delle idee sbagliate, per questo mi fa piacere confrontarmi : Thumbup :

cecchino wrote:Credo che quest'ultima sia l'unica vera discriminante (oppure saper attaccare un brano con la voce, azzeccando sempre la tonalità al 100%) per poter parlare di orecchio assoluto.


Ok, allora faremo una sfida io e Jordan Rudess, così vediamo se anche lui se gli chiedi di cantare un sol ti canta un sol : CoolGun : : Lol :

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 8:17 pm
by Stefano
Liquid-Darius wrote:
Stefano wrote: il discorso è che molti associano l'orecchio assoluto al riconoscimento di una determinata frequenza (ad esempio 440hz per il LA) e io reputo questa associazione abbastanza sbagliata, infatti se ci fate caso la decisione di creare un sistema tonale basato sul LA a 440hz è relativamente recente, quindi in passato non ci sarebbero dovute essere persone con l'orechio assoluto, o al massimo se avevano l'orecchio assoluto avrebbero dovuto avere problemi nel riconoscimento di molte note (in molti casi chi ha l'orecchio assoluto, con variazioni di intonazioni provano un bel fastidio). Quindi è piu probabile che la natura dell'orecchio assoluto derivi dall'educazione musicale dell'orecchio e il riconoscimento per associazione mentale della nota al suono e non alla sua frequenza, chiamatelo colore o chiamatelo come meglio pensate


Se quello che ho capito è esatto, allora sono d'accordo con Stefano. Nel momento in cui da piccolo riconoscevo le note senza saperle nominare, distinguevo i diversi suoni e figurarsi se sapevo che il suono "la" corrispondeva a 440 Hz come frequenza di oscillazione. Piuttosto è stato quando ho iniziato a prendere lezioni di piano che chiamandosi "La" quello a 440 Hz ho avuto modo di chiamare tutte le note orientandomi su quel sistema, ne conseguiva che il suono che sentivo un mezzo tono sotto era un la bemolle ecc.. A questo punto posso concludere che se fossi stato educato nell'epoca di Beethoven, essendo tutti accordati un semitono sopra il la a 440 Hz (e da qui ho capito perchè molti spartiti classici che suono in do maggiore ascoltandoli nei cd suonati sugli strumenti accordati come all'epoca sono in do diesis maggiore) io mi sarei accordato su quel sistema, e avrei avuto l'orecchio assoluto lo stesso, solo che le note le chiamavo riferendomi a quel sistema tonale, ovvero avrei chiamato la quello che oggi è un la diesis ecc.. Ipotizziamo che oggi per assurdo Beethoven tornasse fra di noi e gli facessimo il test per vedere se aveva l'orecchio assoluto, voi suonategli un do sulla tastiera e lui sicuramente vi suonerà quello che per noi è un "si", perchè nella sua epoca era quello il nostro do a livello di suono. Spero di essermi spiegato e di aver interpretato bene quello che ha scritto Stefano.


Se Beethoven come per magia tornasse all'epoca nostra il Do lo riconoscerebbe come se fosse a metà tra il Si e il Do, diciamo una variazione leggera di quella frequenza. Ci sono stati una marea di dibattiti sull'argomento fin da quando hanno cercato di creare un tipo di accordatura uguale per tutti. C'è chi per esempio ancora oggi sostiene che il La debba essere come frequenza a 432 hz anzichè a 440hz. Ora non parlo della correttezza della frequenza, perchè ci sarebbe da parlarlarne per anni sull'argomento, pero il mio esempio era solo per far capire che l'orecchio assoluto non è una cosa meccanica o un dono astratto sceso da chissà dove nell'orecchio del musicista, ma piu una evoluzione dell'orecchio stesso + cervello nel riconoscimento delle note come siamo sempre stati abituati a sentire da quando abbiamo imparato ad associarle a quel suono proprio il suono stesso, cosi che alla minima variazione subito il nostro cervello capisce che è diverso da quella che abbiamo in testa. Della serie è come se avessimo una fotografia della nota sempre a portata di mano e che se qualcuno ci facesse vedere la fotografia sfocata capiamo subito che c'è qualcosa che non va, mentre con la foto giusta, possiamo subito dire: Eccola! E' lei, la riconosco! Senza per forza metterti vicino pero un altra foto, magari del paesaggio che ti aiuterebbe a capire il soggetto della foto da riconoscere. Spero di essermi spiegato.
Il discorso invece che faceva cecchino, da quello che leggo è piu relativo al discorso di orecchio relativo, tutta un altra faccenda rispetto a quello assoluto, vedi infatti l'ultima parte della storiella sulla foto.
Faccio un esempio

http://www.youtube.com/watch?v=ZrSj110V0ko

Ascoltate senza strumento e dopo un paio di minuti iniziate a suonare qualcosa sulla tastiera. Ecco..... chi si troverà spiazzato appena si metterà a suonare vuol dire che non ha ne orecchio assoluto e neanche memoria musicale. La memoria musicale è una cosa fatta anch'essa di associazioni, ma meno pesante rispetto all'orecchio assoluto. Con una buona memoria musicale questo ascolto sarà una bella illuminazione. L'orecchio relativo invece è quella tecnica che prima o poi tutti i musicisti sviluppano, chi piu e chi meno, e che permette di capire gli intervalli tra una nota e l'altra...permette di improvvisare e fare tante belle cose che facilitano l'espressività del momento. Pero si ha bisogno di un riferimento, tipo, la band inizia a suonare e il chitarrista subito spara un solo bellissimo, bene...orecchio relativo, basato sulla scala di riferimento che si sta suonando, suonaout? bene...esperienza. Uno che ha un orecchio assoluto ha difficolta ad improvvisare qualcosa su un brano che ha gia ascoltato anche una sola volta, perchè associerà sempre a quel brano, quelle specifiche note, e non un universo di ipotetiche note che magari potrebbero starci o meno. Detto questo per me Rudess non ha l'orecchio assoluto altrimenti all'epoca quando rifaceva il solo di Kevin Moore di Take the time, l'avrebbe fatto perfetto al 100% e non cosi cosi come qualcuno avrà avuto l'occasione di ascoltare ;)

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 8:25 pm
by Leonardo
Avere l' orecchio assoluto e non sbagliare mai una nota non è una cosa diretta...

Re: Cos'è l'orecchio assoluto? Parliamone..

PostPosted: Wed Nov 09, 2011 11:08 pm
by Jah
Leonardo wrote:Avere l' orecchio assoluto e non sbagliare mai una nota non è una cosa diretta...


E nemmeno essere originali nelle armonizzazioni o avere memoria musicale, secondo me. Quindi JR potrebbe benissimo averlo, anzi non credo che se ne vanterebbe così pubblicamente in caso contrario.

Comunque, voi non pensate che suonare uno strumento a intonazione variabile come il violino, rispetto a uno a intonazione fissa come il piano possa essere diverso nell'allenamento dell'orecchio? ...Un pianista sente sempre la scala temperata che però è una scala "inesatta" sia rispetto ai gradi della maggiore che a quelli della minore, per qualunque tonalità.(per chi non lo sapesse un tono è diviso oltre che in due semitoni, in 9 comma, e la scala temperata considera tutti i semitoni uguali, dunque spezza il tono in corrispondenza di 4 comma e 1/2, mentre invece a seconda della posizione armonica della nota, il semitono si trova a un numero "intero" di comma, 4 nel semitono diatonico, 5 nel semitono cromatico, se non ricordo male) . Negli anni di studio del violino ho imparato che un do# è diverso da un reb, e lo stesso do# usato come terza di la maggiore o come settima di re maggiore è ancora diverso. Va proprio posizionato diversamente sullo strumento (e non vi dico che fatica, fidatevi XD ) . Poi magari non ha alcuna influenza, sull'orecchio, ma io continuo a dare suggerimenti che mi vengono in mente, possono benissimo essere stupidaggini :) .